

Agalrve , un fascino inalterato nonostante lo sviluppo turistico
Esposta a ovest e a sud alle onde dell’Atlantico, protetta a nord da alcune alture e delimitata a est dal fiume Guadiana, che segna anche il confine con la spagnola Andalusia, la regione dell’Algarve è la più meridionale del Portogallo. Il clima e l’ampio sviluppo costiero ne hanno fatto una delle zone turistiche più attraenti del Portogallo.
A causa del suo relativo isolamento geografico dal resto della nazione e della sua posizione di fronte all’Africa, questa regione ha rappresentato terra di conquista privilegiata per gli Arabi. Il ricordo di quella dominazione rimane nelle forme architettoniche, nelle coltivazioni di aranci, fichi e mandorli, nell’artigianato e in certi sapori della cucina locale. Insomma, in Algarve si respira un’atmosfera particolare, un po’ esotica.
Sarebbe naturale pensare che questa regione viva esclusivamente delle risorse marine e invece è sempre stata una terra anche a vocazione agricola. Oggi, poi, la crescita del turismo rappresenta un fattore fondamentale per lo sviluppo economico della zona.

La principale strada dell’Algarve non costeggia il mare, pur seguendo fedelmente il disegno della costa, ma attraversa i fertili campi coltivati all’interno. Lungo questo tratto si susseguono, infilate come le perle di una collana, le località più interessanti. Il percorso è idealmente diviso in due segmenti dal capoluogo, Faro: a est la costa di Sotavento, una lunga striscia sabbiosa che si estende fino oltre il confine spagnolo; a ovest la costa di Barlavento, che verso Albufeira diventa più aspra e rocciosa.
Vila Real de S. Antonio è la prima città che si incontra arrivando in traghetto dalla Spagna, sul grande estuario del fiume Guadiana. È un’importante zona di pesca: ogni anno, da aprile a luglio, grandi banchi di tonni depongono le uova nelle calde acque dell’estuario e vengono così catturati dai pescatori del paese nel corso di mattanze tanto spettacolari quanto cruente. A pochi chilometri da Vila Real, verso l’interno, si trova Castro Marim, il cui antico castello è ancora circondato da possenti bastioni di pietra rossa. Dirigendosi di nuovo verso la costa, la bella spiaggia di Monte Cordo attira un gran numero di turisti.

In direzione di Tavira la strada corre attraverso uliveti, agrumeti e piantagioni di carrubi, i cui frutti, oltre a servire come foraggio, sono utilizzati nell’industria cosmetica. Ai tempi della dominazione araba Tavira era il porto principale dell’Algarve: di quell’epoca rimane l’antico castello.
Su qualche chiesa luccica la ceramica blu degli azulejos, celati da porticine e alti muri, e deliziosi giardinetti profumano nell’ombra: l’atmosfera è tra le più affascinanti dell’Algarve.
Pochi chilometri prima di Faro, Olhào è uno dei centri più caratteristici della costa, purtroppo soffocato dal cemento del recente sviluppo. Malgrado ciò la ‘città cubista ‘, così definita per la geometria architettonica delle sue casette bianche addossate le une alle altre, offre ancora scorci suggestivi.
Faro è prevalentemente moderna, essendo stata ricostruita dopo il terremoto del 1755, Di fronte alla città gli isolotti sabbiosi della laguna sono l’habitat ideale degli uccelli di passo. Nell’entroterra di Faro, Sao Bras vale una visita soprattutto in primavera, quando i grandi mandorleti che la circondano si trasformano in nuvole bianche e profumate; poco distante, la cittadina di Loulé offre quasi intatto il suo fascino tutto orientale.
Continuando verso ovest, dopo Faro, si incontrano Albufeira, che mantiene il suo splendore antico, l’animatissima Praia da Rocha, la storica Lagos con la vicina Praia de Luz, dalle alte pareti di roccia che si tuffano nel mare, fino alla splendida Sagres, all’estrema propaggine occidentale.
Da Albufeira il paesaggio cambia completamente: non più lunghe spiagge a perdita d’occhio, ma rocce e scogli, calette nascoste da falesie dalle calde tonalità rossastre, in ardito contrasto con il verde e il blu dell’Oceano. È la parte più suggestiva dell’Algarve e anche quella che sta avendo il maggiore sviluppo turistico: grandi alberghi e condomini sono sorti dappertutto e non sempre rispettando il paesaggio.
Malgrado il turismo stia cambiando volto ai vecchi villaggi di pescatori, resistono ancora importanti centri come Portimào, il più famoso per la pesca delle sardine. Pochi chilometri più a nord si trova Silves, dominata dalla fortezza moresca.
A ovest si delineano i rilievi della Serra de Monchique, verdeggianti di castagni, sugheri, lecci, mimose e rododendri. Dai punti panoramici più favorevoli è possibile abbracciare, in un emozionante sguardo d’insieme, tutto l’Algarve.
